lunedì 3 marzo 2014

Museo Porsche 

“Chi ha la fortuna di tradurre un sogno nel proprio lavoro, ha anche il dovere verso il mondo di farsi difensore di quel sogno”. Una citazione di Ferdinand Porsche che sembra porre la prima pietra, perlomeno concettuale, del museo dedicato al suo marchio. La nuova sede del museo (2009) non è stata costruita in un luogo qualunque. È affacciata direttamente su Porscheplatz, dove dal 1950 si producono le ambitissime auto sportive con il cofano fregiato dal cavallino di Stoccarda.
L’edificio futuristico e di grande effetto è stato progettato dallo studio d’architettura Delugan Meissl appoggiato su tre pilastri a forma di V. Il corpo del museo pesa 35.000 tonnellate, di cui 6.000 d’acciaio. Più della Torre Eiffel. Ha una superficie espositiva di 5.600 m² dove trovano posto oltre 80 automobili e 200 oggetti minori. Uno dei clou è la riproduzione della scocca del Tipo 64, antesignano di tutte le Porsche. Le sue linee inconfondibili portano quasi impresso il “codice genetico” di tutti i modelli prodotti nel quartiere di Zuffenhausen dagli inizi fino al giorno d’oggi.  Si ritrovano anche nella 356 numero 1 roadster, nella 356 Coupé Ferdinand del 1950 e nella 356 speedster 1500. Il percorso cronologico che illustra la storia del prodotto Porsche è integrato da aree tematiche specifiche come quella dedicata allo sport motori. La visita si snoda seguendo la storia della produzione e rivela la sostanza dell’idea Porsche - lo spirito del marchio - declinata in ognuno dei suoi tratti costitutivi: velocità, leggerezza, intelligenza, potenza, intensità, coerenza. L’audio-guida in sette lingue, italiano compreso, fornisce informazioni dettagliate su ognuno di questi aspetti. L’anno al museo è scandito da esposizioni straordinarie per offrire ai visitatori allestimenti sempre nuovi.

Quello della Porsche si definisce a ragione un museo viaggiante. Quasi tutte le auto esposte assolvono ancora allo scopo per cui sono state costruite - essere guidate – e partecipano ad eventi come il Goodwood Festival of Speed. La manutenzione costante degli storici bolidi sportivi e da corsa è garantita dall’officina allestita al piano terra del museo. I visitatori possono osservare i tecnici al lavoro attraverso una vetrata affacciata sulla zona bar. Sopra l’officina c’è l’archivio storico del Gruppo Porsche, accessibile a persone autorizzate – giornalisti, studiosi o proprietari di Porsche classiche – con particolare interesse per la storia dell’azienda. Vi si trovano un’importante collezione fotografica con più di tre milioni d’immagini di auto, 1.700 ore di filmati nell’archivio video e una biblioteca di oltre 3.000 volumi sulle quattro ruote. L’archivio comprende infine una vasta collezione di documenti sulla storia dei prodotti, delle gare e dell’azienda Porsche.

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