Bici elettriche in Germania: intervista a Reiner Kolberg
Le bici elettriche in Germania hanno un grande successo, e vengono usate da un numero sempre crescente di persone. Una delle aziende leader nel settore, la Bosch, è tedesca, e bici che montano i suoi motori sono diffuse in tutta Europa.
Portale Bici Elettriche: Ciao Reiner, grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande. Quasi il 50% delle bici elettriche che si vendono in Europa sono acquistate in Germania. Da cosa pensi che derivi questo grande successo?
Reiner Kolberg: La Germania non è il mercato più grande per le bici elettriche in Europa, se si guarda alla quota di mercato rapportata alla popolazione, o se si prende in considerazione l’uso delle bici in altri paesi come Olanda o Danimarca. Ma l’uso della bici nella vita di tutti i giorni si diffonde sempre più, e in particolare alle persone più anziane piace molto prendere la bici nel tempo libero. Con circa 81 milioni di abitanti e 69 milioni di biciclette, la Germania è sicuramente un grande mercato. E l’economia tedesca va bene, per cui un gran numero di persone si può permettere di comprare prodotti relativamente costosi.
PBE: Che tipo di persone compra bici elettriche in Germania? Si tratta soprattutto di persone anziane che si stancano più facilmente, o di giovani professionisti che la usano per andare al lavoro senza sudare?
RK: Le prime bici elettriche a essere introdotte sul mercato erano pensate per persone anziane, che sono ancora il gruppo di acquirenti più largo. Bisogna ricordare che le persone avanti con gli anni sono molto numerose, e aumentano ogni anno. Oggi più del 50% della popolazione tedesca ha più di 45 anni, e questo gruppo cresce molto rapidamente. Hanno uno stile di vita più attivo e salutare rispetto alle passate generazioni, e possono permettersi di spendere qualcosa in più per una bici elettrica.
Al momento comunque il mercato sta cambiando, e si sta espandendo verso persone più giovani, dai 35 anni in su. Queste persone usano tipicamente la bici elettrica per recarsi al lavoro tutti i giorni. Un altro trend nuovo, anche questo in crescita, è quello delle bici elettriche sportive per persone più attive. Ad esempio nel settore delle Mountainbike o delle Crossbike. Infine, sono in crescita anche le bici elettriche usate per trasportare carichi, o per accompagnare i bambini, come la “Flyer Cargo” o la “Load” di Riese & Müller.
Al momento comunque il mercato sta cambiando, e si sta espandendo verso persone più giovani, dai 35 anni in su. Queste persone usano tipicamente la bici elettrica per recarsi al lavoro tutti i giorni. Un altro trend nuovo, anche questo in crescita, è quello delle bici elettriche sportive per persone più attive. Ad esempio nel settore delle Mountainbike o delle Crossbike. Infine, sono in crescita anche le bici elettriche usate per trasportare carichi, o per accompagnare i bambini, come la “Flyer Cargo” o la “Load” di Riese & Müller.
PBE: Ci sono delle differenze geografiche nella distribuzione delle bici elettriche? Ci sono aree dove le bici elettriche sono particolarmente diffuse?
RK: Le bici elettriche sono molto diffuse in zone dove vivono persone con un buon reddito, e dove l’assistenza elettrica è particolarmente utile. Per questo motivo si possono trovare molte ebike lungo la costa della Germania, a causa dei forti venti che vi si trovano spesso, e nelle regioni più collinari o montagnose dell’interno; inoltre, questi mezzi sono generalmente più diffusi nell’ex Germania occidentale che nei nuovi stati federali dell’est. Per quanto riguarda le grandi città, c’è di solito una differenza fra il centro, dove si trovano solo poche bici elettriche, e i sobborghi.
PBE: Che tipo di modelli sono più diffusi in Germania? Modelli relativamente economici o più costosi?
RK: Ai tedeschi piacciono i prodotti di qualità, cosa che si può notare anche riguardo alle automobili che guidano. Per le bici normali la qualità e il marchio non sono importanti, ma per le bici elettriche sì. Il prezzo medio delle bici elettriche nei negozi specializzati si aggira intorno ai 2000€. In alcuni negozi più di nicchia il prezzo medio nel 2012 è stato di 2.581 €, secondo l’associazione di rivenditori VSF g.e.V.
PBE: C’è stato secondo te un momento o un’innovazione tecnologica che ha cambiato la storia delle bici elettriche in Germania? Qualcosa che le ha fatte passare dall’essere un prodotto di nicchia all’essere un mezzo di trasporto diffuso?
RK: Negli anni scorsi c’è stata una crescita continua nella vendita di bici elettriche. Dalle 70.000 unità del 2007 alle 400.000 (previste) nel 2013. Oggi ci sono circa 1,4 milioni di bici elettriche per le strade tedesche. Il 95% sono bici a pedalata assistita con limitazione a 25 km/h. Ciò che ha fatto crescere il mercato è stato il progresso tecnologico che ha fornito prodotti ben sviluppati, una performance migliore da parte delle batterie, e nuovi design. Grandi compagnie come Bosch e Smart hanno sicuramente analizzato con attenzione il mercato, e considerato le opportunità future per il loro business e la loro immagine, prima di proporre i loro prodotti nel 2010/2011. Sarebbe esagerato dire che hanno cambiato il mercato. Ma Bosch in particolare, con la sua ottima reputazione creata nei decenni precedenti, si è guadagnata la fiducia dei consumatori e ha aumentato velocemente la sua quota di mercato, arrivata in tre anni al 20%.
PBE: Cosa ne pensi della limitazione dei motori a 250Watt? Secondo te impedisce un’ulteriore diffusione di questi mezzi?
RK: Sono sicuro di no, e non c’è alcun dibattito su questa questione in Germania. Per le normali e diffuse bici a pedalata assistita 250 Watt sono più che sufficienti. Bici elettriche particolari, come quelle “cargo” usate per il trasporto di merci, potrebbero sicuramente beneficiare di motori più potenti, ma al momento è un mercato molto di nicchia. Anche le S-Pedelecs, con motore da 500 Watt e velocità massima di 45 km/h, sono poco diffuse, perché in Germania [come anche da noi, ndt] è necessario fornirsi di assicurazione e casco per guidarle, e inoltre non possono usare le piste ciclabili.
PBE: Vengono prodotte molte bici elettriche in Germania? O ci sono molte importazioni dalla Cina? Quante bici elettriche prodotte in Italia vengono importate da voi?
RK: Quasi tutte le bici elettriche vendute in Germania vengono prodotte qui, o in altri paesi europei (ad esempio le Flyer prodotte in Svizzera). Poiché i consumatori mirano alla qualità, i produttori tedeschi lavorano con i più alti standard tecnologici. Degli esempi sono la Derby Cycle (che fa parte del gruppo olandese PON-Group), con marchi come Kalkhoff, Raleigh e Focus, il Dutch Accell Group con compagnie e marchi tedeschi come Winora, Haibike e Hercules (che è stata appena venduta all’associazione di rivenditori tedeschi ZEG), o la Mitteldeutsche Fahrradwerke (MIFA AG), che produce per i supermercati, oltre a realizzare la Smart ebike per Daimler. Ci sono inoltre molti produttori tedeschi specializzati su batterie e motori, con un know-how eccezionale. Bosch è solo un esempio.
Il numero di bici importate dalla Cina è molto basso. Ma molte parti, e quasi tutti i telai sono realizzati naturalmente da produttori specializzati in Asia (ad esempio Cambogia e Taiwan) o nell’Europa dell’Est. Secondo l’associazione del settore ZIV le bici importate dall’Italia rappresentano meno del tre percento del mercato tedesco. Per come la vedo io le bici italiane giocano un ruolo importante solo nel settore delle bici da corsa, e non credo che bici elettriche di marchi italiani possano diffondersi molto in Germania.
Il numero di bici importate dalla Cina è molto basso. Ma molte parti, e quasi tutti i telai sono realizzati naturalmente da produttori specializzati in Asia (ad esempio Cambogia e Taiwan) o nell’Europa dell’Est. Secondo l’associazione del settore ZIV le bici importate dall’Italia rappresentano meno del tre percento del mercato tedesco. Per come la vedo io le bici italiane giocano un ruolo importante solo nel settore delle bici da corsa, e non credo che bici elettriche di marchi italiani possano diffondersi molto in Germania.
PBE: E per quanto riguarda il cicloturismo? E’ una pratica diffusa quella di noleggiare una bici elettriche per una vacanza su due ruote?
RK: Sì, noleggiare bici elettriche durante le vacanze è sicuramente una pratica diffusa. Non tanto per gli appassionati di cicloturismo che fanno lunghi viaggi (che usano di solito le proprie bici elettriche), ma più per persone interessate a fare qualche giro in bici durante una vacanza normale, o per un weekend. In Germania, ma anche in Austria e Svizzera, molte regioni di media montagna pubblicizzano i loro servizi di noleggio di bici elettriche, spesso realizzati in collaborazione con aziende specializzate come Movelo. Si impegnano molto per fornire le migliori infrastrutture, compresi punti di ricarica, stazioni di scambio delle batterie, mappe specializzate eccetera. So che anche in Italia, nella Valsugana, si sta facendo una cosa simile.
PBE: Come vedi il futuro delle bici elettriche in Germania, e in generale?
RK: Anni fa si dibatteva se una lavastoviglie, un pc, o un telefonino fossero utili, ma oggi nessuno lo nega. In questo momento si fa la stessa cosa per le bici elettriche, che avevano un’immagine negativa in passato. Ma le cose stanno cambiando: le bici elettriche sono ora accettate in Germania, i produttori lavorano con successo a nuovi design più sportivi e moderni, e un numero sempre crescente di giovani adora questi prodotti, soprattutto le veloci S-Pedelcs o le E-MTB. La ZIV prevede che la quota di bici elettriche in Germania raggiunga il 15% del totale nei prossimi anni, che è un ottimo risultato, visto che si devono dedurre le bici per bambini e quelle da corsa dal totale. Altri prevedono addirittura che si possa raggiungere il 50%. In ogni caso, le vendite di bici elettriche stanno aumentando. In Germania e, passo dopo passo, anche negli altri paesi.
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