giovedì 6 novembre 2014

Una splendida foto di Heidelberg...

martedì 8 aprile 2014


Giovani italiani in fuga a Berlino alla ricerca di lavoro
Si allarga l'esodo di emigrati italiani verso la Germania, che si portano al terzo posto dopo i polacchi ed i rumeni, determinando un vero e proprio boom di flussi migratori nel 2013 verso l'economia più florida dell'Area Euro. 
Qualche giorno fa, il settimanale tedesco Welt am Sonntag ha reso pubblico un rapporto di una sezione dell'Agenzia del Lavoro, da cui è emerso un exploit del 10% delle immigrazioni in Germania nel 2013. Guardando più a fondo i dati, emerge che la maggioranza sono di nazionalità polacca e rumena, che occupano i primi due posti sul podio, inseguiti dai giovani italiani, che si collocano al terzo posto, davanti ad ungheresi e spagnoli. Un flusso che ha a che fare con una recessione senza fine e con le opportunità quasi nulle del mercato del lavoro tricolore. L'esodo verso la Germania, in realtà, non è nuovo, ma in passato era appannaggio delle fasce più basse di istruzione e del Mezzogiorno. Oggigiorno, invece, la tendenza è più diffusa, tanto che la comunità italiana in terra germanica è la seconda più grande con circa mezzo milione di presenze, dopo quella turca che vanta 1,6 milioni di residenti. Il fenomeno dell'immigrazione per ragioni di lavoro sta diventando così imponente da aver creato qualche nervosismo in seno alla politica ed all'opinione pubblica, soprattutto nei confronti di quelle nazionalità, come la rumena, che motivano la scelta con la volontà di tratte beneficio dal vasto sistema sociale garantito da Berlino.

Giovani italiani verso la Germania: come negli anni ’50/’60

Ciao Beppe, sono un giovane giudice tedesco – attualmente a Heidelberg – con origini italiane (precisamente siracusane), figlio della seconda generazione d’immigrati. Da qualche anno curo un blog d’informazione sul diritto tedesco per gli italiani che decidono di spostarsi in Germania per motivi di lavoro (giurista.de). La situazione è, a dir poco, preoccupante: ogni settimana mi arrivano decine di messaggi da parte di giovani italiani, che sperano di trovare a Berlino, a Monaco di Baviera o Stoccarda quello che non trovano a Roma, Milano o Napoli. Una situazione che mi fa pensare ai miei nonni, anche loro costretti a lasciare l’Italia negli anni ’50/’60. Leggendo i giornali, guardando la televisione e seguendo i dibattiti politici del nostro paese, mi rendo conto, però, che il vero problema dell’Italia è l’assoluta autoreferenzialità della politica. Come si fa, nel bel mezzo di questa profonda crisi, a parlare di “legge elettorale”, “riforma della giustizia” oppure di Napolitano? Non sono questi i punti cruciali. Per superare la crisi ci vuole un piano industriale, da estendere ai prossimi dieci anni, serve una riforma del sistema sociale e – soprattutto – del mercato del lavoro! È così che Gerhard Schröder – insieme al suo pool di esperti – avviò nel 2003 la ripresa dell’economia tedesca, ponendosi anche contro la base del suo partito: era l’Agenda 2010. Un altro tema da affrontare è quello relativo all’immigrazione. Solo con una politica d’integrazione (ad e
sempio con corsi di lingua e formazione sociale) si può sperare di trasformare l’immigrazione da “problema sociale” ad opportunità per le prossime generazioni. Qui, in Germania, gli immigrati sono una risorsa, e il piano d’integrazione scatta non appena uno straniero mette piede nella Repubblica federale. E concludo con un sincero consiglio ai giovani italiani che vengono in Germania: dimostrate fin dal primo minuto di avere voglia di lavorare, solo in questo modo vi apprezzeranno.

Gli italiani si riscoprono emigranti in cerca di lavoro, Germania e Svizzera le mete preferite

La disoccupazione galoppante spinge sempre più italiani a cercare opportunità lavorative fuori dai nostri confini. Così torna a correre l’emigrazione verso l’estero mentre calano i nostri connazionali che decidono di tornare nel Belpaese. La fotografia relativa rimarca come circa 38 mila emigrazioni per l’estero su complessive 106 mila registrate nel 2012 riguardano cittadini stranieri. Il numero di cittadini stranieri che lasciano l’Italia è in aumento rispetto all’anno precedente (+17,9%), ma ancor più marcato è l’incremento dei connazionali che decidono di trasferirsi in un Paese estero.
Emigrati italiani ai massimi degli ultimi 10 anni
Il numero di emigrati italiani è pari a 68 mila unità, il più alto degli ultimi dieci anni, ed è cresciuto del 35,8% rispetto al 2011. Tale incremento, insieme alla contrazione degli ingressi (pari a 2 mila unità, 6,4% in meno del 2011) ha prodotto nel 2012 un saldo migratorio negativo per gli italiani pari a -39 mila, più che raddoppiato se confrontato con quello del 2011, anno nel quale il saldo risultò pari a -19 mila.
Fuga verso  e 
Per gli italiani, i principali Paesi di destinazione sono quelli dell’Europa occidentale:Germania (oltre 10 mila emigrati), Svizzera (8 mila), Regno Unito (7 mila) e Francia (7 mila) ne accolgono, nel loro insieme, quasi la metà.
I connazionali che decidono di tornare in Italia sono in numero molto inferiore a quello degli emigranti: nel 2012 i rientri sono 4 mila dalla Germania, 3 mila dalla Svizzera e circa 2 mila dal Regno Unito e dalla Francia.
Gli uomini più propensi all’avventura all’esteroIl 53,7% di chi emigra all’estero, a prescindere dalla cittadinanza, è di genere maschile. Tuttavia, se si escludono i cittadini italiani, la cui composizione di genere è sbilanciata in favore degli uomini (57,8%), emerge che per i cittadini stranieri la quota di emigrati di sesso maschile è pari al 46,4%.
Il 48,9% degli immigrati è di genere maschile. Il dato osservato per cittadinanza mostra, anche in questo caso, una diversa composizione di genere: è maschio il 54,6% degli italiani e il 48,4% degli stranieri.
Il confronto tra i profili per età dei migranti italiani in entrata e in uscita dal Paese evidenzia un elevato saldo negativo tra i 25 e 44 anni di età (-26 mila) con un picco all’età di 29 anni. Per i cittadini stranieri, le maggiori differenze tra immigrati ed emigrati si rilevano tra i 20 e i 39 anni, fascia di età in cui si concretizza un saldo positivo di 166 mila unità.

L’economia tedesca corre e gli italiani continuano ad emigrare in Germania

L’economia tedesca corre. Gli effetti della crisi nei paesi circostanti continuano ad essere attutiti senza grosse ripercussioni macroeconomiche, non ancora almeno. Basta osservare alcuni dati statistici emersi nelle ultime settimane per confermarlo. Il primo, forse il più importante, è il clima di fiduciadelle imprese nel futuro calcolato mensilmente dall’Ifo – Institut für Wirtschaftsforschung di Monaco attraverso un sondaggio tra i dirigenti di 7mila aziende tedesche è infatti salito dai 110,6 punti di gennaio ai 111,3 di febbraio, valore più alto mai raggiunto dal luglio del 2011. E dire che ci si aspettava addirittura un calo a 110,5. Secondo una ricerca di mercato dell’Istituto di ricerca GfK anche la fiducia dei consumatori crescerà dai 8,3 punti di febbraio agli 8,5 di marzo.
Disoccupazione e immigrazione. Anche a gennaio il tasso (destagionalizzato) di disoccupazione  è sceso dal 5,1% di dicembre al 5% di gennaio (fonte Destatis). In Italia è al 12,7% (fonte Istat). Se si calcola l’intera media dell’Unione Europea a dicembre 2013 il dato è del 10,7% (12% se si parla solo dell’area Euro). L’entrata in vigore in Germania del salario orario minimo di 8,50 euro arriverà solo dal 2015 e in maniera graduale. Nel frattempo la flessibilità del mercato del lavoro e le varie iniziative a sostegno di disoccupati o di chi non guadagna abbastanza continuano a sostenere una società che, per il momento, non sembra avere risentito alla libera circolazione di  rumeni e bulgari nel proprio territorio avvenuta lo scorso primo gennaio (in Italia le restrizioni erano decadute nel 2012). Se un sondaggio di metà gennaio condotto da Politbarometer mostrava come, secondo il 63% dei tedeschi, i neo immigrati dall’est avrebbero puntato prima di tutto ai benefici sociali del sistema tedesco, secondo l’ufficio di statistica tedesco negli due ultimi anni il numero di bulgari e rumeni che hanno fatto ritorno nel proprio paese è addirittura salito dai 50,265 dei primi tre quarti del 2012 ai 60.450 dello stesso periodo del 2013.  Il saldo rimane comunque attivo a favore della Germania: sono più quelli che arrivano di quelli che lasciano, ma la percentuale di immigrazione da questi due paesi è in progressiva diminuzione. Secondo Nora Hesse del think thank Open Europe Berlin “Molti bulgari vengono in Germania solo per studiare e poi tornano a casa”. Insomma, lo spauracchio dell’arrivo di “approfittatori del welfare tedesco” sembra per il momento scampato con buona pace della tanta demagogia politica sparsa negli ultimi mesi da varie rappresentanze politiche.
Nonostante alcune contraddizioni (bene o male dal 2006 i tedeschi che vivono sotto la soglia di povertà –  848 euro al mese per un single, 1278 euro per una coppia – è aumentata dal 14 al 15,2%), la Germania continua ad attrarre. L’anno appena passato ha fatto registrare un boom di immigrazione, ben 400mila nuovi arrivi, mai così alto dal 1993, quando la Germania accolse i rifugiati dalle guerre dei Balcani (fonte Iab) . Dopo Polonia e Romani, il terzo maggior numero di immigrati appartiene all’Italia. Basta una passeggiata per le strade di Berlino o a Francoforte per rendersi conto della presenza sempre più massiccia della nostra comunità in Germania. Peccato che, a livello politico, quello della continua emigrazione dei nostri connazionali non sia un tema da ordine del giorno. Purtroppo è facile prevedere che lo diventerà.

martedì 25 marzo 2014

Lago Max Eyth

Al margine nord-orientale della città di Stoccarda, poco prima del Neckar ai confini della città, si trova al lago Max Eyth.  La valle è formata da un 200 a 500 m di larghezza unica di ghiaia che è stato dragato tra il 1920 e il 1930. Il lago si è formato così riducendo sabbia e ghiaia per la costruzione della città in espansione di Stoccarda.Già nel 1933 la città ha deciso di espandere una parte della grande cava di ghiaia in un lago di 1,8 ettari con strutture per sport acquatici, porto barche e pontili. La qualità delle acque del fiume Neckar era ancora così buono che si poteva nuotare in esso. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la zona del lago al fiume Neckar, è stato arginato indietro, un'azione preparatoria per la navigabilità del fiume Neckar da Heilbronn a Stoccarda. Purtroppo, le attività balneari e ricreative dovrebbero durare solo pochi anni. Con i bombardamenti iniziò 1943-1944, il lago è stato pompato a complicare l'orientamento dei avvicinano bombardieri alleati.


1949 ha rotto attraverso un forte diluvio Neckar diga e invaso le zone lacustri drenati. Nel 1950, la città ha fornito la diga restauro e costruire un edificio d'ingresso con serratura, in modo da crociere provenivano dal Neckar al lago e viceversa. 1957 suburbano tirato anche un dock per navi cargo in considerazione. Tuttavia, la qualità dell'acqua Neckar deteriorata nel 1960, sempre, in modo che il passaggio doveva essere chiuso. Contemporaneamente, a 14 m di lunghezza, impianto di filtrazione richiudibile è stato costruito con sei tubi di ingresso, che conserva il fango, ma consente ancora per uno scambio di acqua tra il lago e il fiume Neckar.

Il lago è diventato naturale, particolarmente importante per l'avifauna habitat, in modo che la città di Stoccarda, le aree di acqua ed ambiente nel 1961 come una zona protetta (125 ha) in ambiente naturale Neckarbecken auswies.

Dal momento che la zona nord di Stoccarda è povero di attrezzature di recupero, il terreno 1970-1971 fu trasformato in area ricreativa, così come la conosciamo oggi: con il gioco e aree per prendere il sole, noleggio barche, ristoranti e un lago di nuova concezione con un 2,4-17,3 ha ampliato la superficie dell'acqua. Le preoccupazioni di conservazione sono stati su insistenza dell'Unione per la conservazione della natura, NABU con una cosiddetta "zona di tutela biologica" (2,4 ha): un terzo del lago - essenzialmente la baia tra diga Neckar e la penisola sono stati landside recintata e separata dal resto del lago da un cavo d'acciaio. In questa zona di protezione, tutte le attività ricreative sono vietate. All'interno di questa area sono state create quattro isole di uccelli.

La città di Stoccarda è pronta a svolgere ulteriori misure di protezione della zona e allo stesso tempo per raggiungere una migliore gestione dei visitatori al fine di armonizzare l'apprezzamento ecologica e la fornitura di ricreazione can. Come parte dell'iniziativa " The Max Eyth lago Stuttgart essere pulito , "investita del Land Baden-Württemberg in questo importante habitat

giovedì 20 marzo 2014

La Dinkelacker

Fu nel 1888 che Carl Dinkel Acker fondò il suo birrificio nella Straße Tübinger di Stoccarda che, appena un anno dopo, vide versato il primo bicchiere di birra.
All’inizio la situazione non era molto facile economicamente a causa della grande concorrenza delle forti realtà birraie presenti nella città. Ma Carl non si arrese e nel giro di poco tempo portò la sua Dinkelacker in primo piano, tanto che intraprese anche la vendita di birre in bottiglia dopo aver costruito un nuovo Brew House tra 1896-1897.
“Il Dinckelacker in breve tempo è diventato uno dei più grandi birrifici del luogo” scrisse la Gazzetta del Popolo Tedesco di Stoccarda il 4 Febbraio del 1899.
A quel tempo servivano ben 30 cavalli e 3 vagoni ferroviari per accontentare tutta la clientela.
E Carl nel portare avanti il suo progetto e passione diede vita a una nuova tipologia di offerta, laCD-Pilsner, un vero e proprio simbolo del marchio Dinckelacker.
Dopo un inflessione a seguito della crisi economica i figli di Carl (morto nel 1934), avendo preso in mano la gestione dell’azienda, portarono la produzione, prima della Seconda Guerra Mondiale, a ben 300.000 ettolitri di birra.
Il peso della guerra si fece inevitabilmente sentire, ma il destino trionfante della Dinckelacker era già segnato, tanto che poté vantare numerosi successi come la presenza alla Fiera Mondiale a New York nel 1964, l’essere servita ai passeggeri della Lufthansa durante i voli e il trionfo da sponsor del VFG Stuttgart che vinse nel 1984 la Bundesliga. La Dinckelacker offre diverse tipologie di birra, ma, nel caso specifico della Festa di Primavera, viene spillata la Frühlingsbier, dal sapore forte e corposo, con una gradazione maggiore rispetto alla versioneCD-Hells. Il colore è più scuro e varia dall’oro intenso all’ambrato.

mercoledì 19 marzo 2014

TRASFERIRSI in GERMANIA (Come cercare casa)

La Hofbräu

Nel monastero di San Luzen, vicino a Hechingen, veniva prodotta una birra così squisita che colpì profondamente il Conte Federico di Hohenzollern-Hechingen, tanto da dare lavoro ai monaci perché ne producessero un maggior quantitativo. Nel 1608 la notizia si era diffusa e questi monaci furono invitati alla corte reale. Non è quindi un caso che nel 1883 questa birra era diffusissima presso i Württemberg. E’ nel 1933 che venne coniato il nome di Stuttgarter Hofbrau.
Si tratta della birra più famosa di Stoccarda: basti pensare che nel 1981 ne furono prodotti niente meno che un milione di ettolitri. Alla Festa di Primavera di Stoccarda fa compagnia alla Dikelackere, come questa, presenta una birra realizzata appositamente per l’evento: la Stuttgarter  Hofbrau Frühlingsbier. Durante la Frühlingsfest e la Cannstatter Volksfest dà il nome allo stand più grande dell’intera festa, il Grandls Hofbräu-Zelt

martedì 18 marzo 2014

Il Wasenwirt

A fianco della Colonna della Frutta vi dà il benvenuto lo scoppiettante Wasenwirt. Il rustico terrazzo all’esterno o la birreria all’aperto vi permettono uno sguardo suggestivo su tutta la folla che invade il Wasen durante la  Frühlingsfest.
Ristrutturato nel 2009 è dotato di tutti i comfort che gli si addicano, mantenendo allo stesso tempo lo stile originale di una casa di campagna. E’ attrezzato con diverse aree per sedersi, dalla navata centrale che offre più di 1500 posti alle piccole nicchie per gruppi a partire da 50 persone.
Per chi volesse una posizione esclusiva, il Wasenwirt ha una grossa galleria al primo piano, dalla quale si apre un panorama mozzafiato.
La vera ciliegina sulla torta è l’avanguardia illuminotecnica e audio che, al calare della sera, trasforma l’intero tendone in una enorme discoteca.
Al ritmo della Grafenberger, la party band dello stand, o dei famosi Dj come SWR3 e DasDing, il Wasenwirt vi assicura baldoria e divertimento.
A rinfrescare la vostra gola nel bel mezzo dei canti della tradizione, ci pensa la Stuttgarter Hofbräu, accompagnata, come consuetudine, dai piatti tipici della cucina sveva.  Per gli amanti del buon vino, questo è il posto giusto per sorseggiare un bel calice. Cosa altro dire? Buon divertimento!

Il Göckelesmaier

Volete festeggiare, celebrare e ballare? IlGöckelesmaier fa al caso vostro. Aprite le orecchie: questo stand può ospitare fino a 2600 persone! Con il suo enorme Biergarten offre ben 600 posti a sedere in una posizione perfetta per chi desidera osservare la folla e le attrazioni che invadono il Wasen. All’interno invece vi sono tre aree per la clientela, rispettivamente il Salone di Maier (100 coperti), la Nicchia di Primavera (80 coperti) e la Pilsbar-Nische (70 coperti). E’ previsto anche un angolo gioco per i più piccoli, un nido accogliente molto richiesto soprattutto il Mercoledì, giorno dedicato alle famiglie (Family Day)l Il vostro palato è ben coccolato dai numerosi sapori della cucina sveva. Vi consigliamo i freschissimi polli arrosto (Göckele) o la speciale isalata dello stand, sempre a base di pollo accompagnato da un letto di lattuga, pomodorini, e salsa cocktail. Non proprio leggere, ma dal gusto deciso, sono le tradizionali lenticchie, abbinate a stiscioline di wurstel e tagliatelle fatte a mano.
Anche i più piccoli possono godere di un menù a loro dedicato con chicken nuggets, patitine fritte e dessert. Il Göckelesmaier è lo stand ufficiale dellaDinkelacker Frühlingbier e della Sanwald Hafeweizen, la prima tipica della Festa, mentre la seconda è l’ideale per gli amanti della Weisse. Nel clima solare e baldanzoso del Göckelesmaier, laFesta di Primavera di Stoccarda assume un fascino tutto speciale.

Il Grandls Hofbräu-Zelt

Più di 2000 visitatori sono sempre pronti a cantare dentro il Grandls Hofbräu-Zelt. E Mr Grandl, come ogni anno, vi dà il benvenuto. Siamo nello stand partner della Stuttgarter Hofbräu, la birra più famosa di Stoccarda, in questo caso servita nella versione Frühlingsfestbier e compagna di avventura della Weisse MalteserUna vasta scelta gastronomica di alta qualità accontenta un po’ tutti con specialità sveve, zuppe calde, wurstel saporiti, arrosti di maiale e croccante pollo arrosto. Ma, come ogni clima di Festa insegna, a colpire sono le numerose attrazioni. Si balla e non sapete quanto con la musica dei WIPS, dei Party-Blues LE e dellaRoyal Württemberg Hofbrau Regiment, una vera cannonata. Dai gruppi vestiti in abiti tipici che suonano canzoni popolari, si passa, in tarda serata, a scatenati Dj-set in un progressivo crescendo di beat. Ci si diverte, eccome.
Per la Frühlingsfest di Stoccarda, il Grandls Hofbräu-Zelt è un vero e proprio tempio dell’intrattenimento. Provare per credere.

lunedì 17 marzo 2014

Frühlingfest-Festa di Primavera

Stoccarda non c'è solo la Cannstatter-Volksfest. Passato l'Inverno, l'ampia area delCannstatter Wasen ospita una delle più famose Feste di Primavera di tutta la Germania: la Frühlingsfest. Lo spazio dedicato è lo stesso dell'evento autunnale ma con una drastica riduzione degli stand da 10 a 3. Nessun allarmismo perché la Festa di Primavera diStoccarda è molto più tipica e tedesca dellaCannstatter-Volksfest. Pochi turisti, molto meno caos e un clima decisamente più autoctono caratterizzano la fama della Frühlingsfest. E rispetto all'Oktoberfest di Monaco si può bere anche fuori dai tendoni principali, grazie alla miriade di banchetti che vi prenderanno per la gola con le leccornie della gastronomia sveva e vi serviranno un fresco boccale di birra (da 1litro o da 0,5 litri). Non mancano inoltre le giostre, ce ne sono di ogni tipo. Tutte molto pirotecniche come il Turbo Forceche vi farà letteralmente girare la testa o i giri della morte delle montagne russe Olympia Looping, senza dimenticare, per chi volesse un divertimento meno sfrenato, la Riesenrad Bellevue (Ruota Panoramica) dalla quale si gode lo scorcio del Wasen e dell'intera Stoccarda.
Il cuore pulsante della Festa è indubbiamente l'allegria che si crea all'interno dei tre stand (ilGöckelesmaierGrandls Hofbräu-Zelt e il Wasenwirt) la cui apertura è prevista intorno alle 12 con chiusura tra le 23 e le 24. Con il sottofondo delle canzoni tradizionali l'atmosfera è sempre gioviale pronta poi a scatenarsi al calare della notte quando le luci si spengono e l'intero tendone si trasforma in una grande discoteca.
La Festa di Primavera di Stoccarda non si dimentica dei più piccoli predisponendo ogni Mercoledì una giornata dedicata alle famiglie (il Family Day), durante la quale artisti da strada intrattengono il pubblico con la loro destrezza e creatività. E che dire della mascotte della Frühlingsfest, il tenero leprotto Wasenhasi? Simbolo della Festa, questo simpatico animaletto è una creazione dell'artista Gecko Keck. Comprare un suo peluche è quasi un obbligo!
Non dimenticatevi di fare un salto al Krämermarkt la cui offerta varia dai gioielli alla pelletteria, oltre che alle numerose spezie ed erbe.
Quest'anno la 74sima Festa di Primavera si terrà dal 21 Aprile al 13 Maggio.
Dalla cerimonia di apertura, quando il sindaco stappa la prima botte, il Wasen si riempe di visitatori (nel 2011 1,4 milioni!) fino ai suggestivi fuochi d'artificio a ritmo di musica che segnano la fine della Frühlingsfest.
Per gli amanti della birra e della cultura tedesca la Festa di Primavera di Stoccarda è un'esperienza da vivere. EIN PROSIT!

sabato 15 marzo 2014

STOCCARDA-StoriaStoccarda

Fondata nel 950 d.C dal duca Liudolf di Svevia, figlio dell'imperatore del Sacro Impero Ottone IStoccarda era usata per l'allevamento dei cavalli. Lo stemma araldico ne è la conferma raffigurando un cavallo nero rampante su sfondo d'oro.  Si crede, infatti, che il nome originale della città fosse Stutengarten(letteralmente “stalliera”).  Intorno al 1300 Stoccarda divenne la residenza dei Conti di Württemberg, i quali nel 1496 furono nominati Duchi del Sacro Romano Impero.
Dopo la separazione dalla politica napoleonica, la città accolse iWürttemberg nelle loro vesti di famiglia reale.
Durante la Primavera dei popoli il movimento democratico, spinto dal desiderio di creare una repubblica pan-germanica, offrì il trono di Imperatore al Re di Prussia. Di fronte al rifiuto di questo e alla restaurazione del potere dei principi tedeschi, il Parlamento di Francoforte fu espulso. La componente più radicale del movimento si rifugiò a Stoccarda, più tardi sciolto dalle milizie dei
Württemberg.
Nel 1871 il Württemberg, grazie alla politica internazionale di Otto von Bismarck, divenne parte dell'Impero Tedesco per poi proclamarsi indipendente durante la Repubblica di Weimar.
Nel 1920 a Stoccarda prese sede il Governo Nazionale Tedesco.
Il 1944 fu un anno triste per la città, il cui centro fu raso al suolo durante i bombardamenti delle forze alleate durante la Seconda Guerra Mondiale.
Con il plebiscito del 1952 il Baden-Württemberg fu proclamato Stato democratico con Stoccarda come capitale.Il Segretario di Stato statunitense James F. Byrnes il 6 Settembre 1946 presentò una bozza del Piano Marshall nella quale si pianificava la nascita della bi-zona (unificazione dei territori occupati dalle forze inglesi e americane). Nel 1948 anche la Francia si unì alla bi-zona dando forma alla futura Repubblica Federale Tedesca che ebbe Bonn come capitale.
Durante gli anni settanta nel distretto di Stammheim si tenne il processo alla RAF con il successivo suicidio dei suoi massimi esponenti (Ulrike Meinhofl, Andreas Baader, Gungur Ensslin e Jan-Carl Raspe). Le conseguenze del processo portarono a un ulteriore clima di terrore.
Il commando delle forze militari americane in Europa, Africa e Asia si spostò a Stoccarda nel periodo della Guerra Fredda. L'EUCOM è ancora presente in città.

venerdì 14 marzo 2014

La U verde
Circa il 20% del territorio di Stoccarda è protetto da norme di tutela del paesaggio. Il caso più rilevante qui è sicuramente la "U verde", che collega spazi verdi e parchi pubblici per un totale di 5,6 kmq. Questo grande parco cittadino a forma di U è sede di numerose mostre di giardinaggio.
La U verde racchiude i Giardini del castello
e il Rosensteinpark (magnifico e antico patrimonio arboreo), il Wartberg, il giardino di Leibfriedscher, e il parco sulla collina di Killesberg, in uno spazio verde ininterrotto di ben 8 km dove è possibile rilassarsi piacevolmente. Un'oasi distensiva perfetta durante la Festa di Primavera di Stoccarda.
Dalla Piazza del Castello fino ai quartieri periferici la U verde attraversa l'intera città, della quale possiamo ammirare i ponti pedonali e ciclabili con struttura a filigrana. Anche in questo caso Stoccarda rivendica la propria forma mentis d'avanguardia ingegneristica.
Altes Schloss-Castello Vecchio
Se il Castello Nuovo è il simbolo dello stile Barocco, l’Altes Schloss di Stoccarda, il Castello Vecchio in italiano, è uno dei massimi ed eleganti esempi di castello medievale. Medievale all’esterno, ma con un cuore rinascimentale. Infatt il duca Christoph von Württemberg, erede della famiglia che vi abitò fino al XIV secolo, rivoluzionò gli interni del castello in modo tale da trasformarlo in un bellissimo palazzo rinascimentale. Purtroppo, la storia del castello è stata caratterizzata da diverse catastrofi; ultima, i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, nel 1944, quando l’intera Stoccarda fu danneggiata in maniera considerevole. Ma già quindici anni prima, nel 1931, quando un incendio colpì il castello distruggendone il Dürnitz e due delle torri. In ogni modo, ci sono molti aspetti da non perdere: la statua equestre di Eberhard im Bart, ad esempio,  le splendide arcate con colonne corinzie e un’originale scalinata al centro della corte, che consentiva ai cavalieri di raggiungere la sala dei cavalieri e ai piani superiori direttamente a cavallo. Dentro al Castello Vecchio, inoltre, è allestito il museo regionale del Württemberg, collocato nell’ala-ovest dell’Altes Schloss. Il museo, a partire dal 1948, presenta una notevole sezione preistorica, con una ricca raccolta di oggetti rari e preziosi quali corone, scettri e molti gioielli reali. Al secondo piano trovate una suggestiva collezione di statue religiose dei secoli XIII e XIV.
Neues Schloss-Castello Nuovo

Lo stile tardo barocco si fonde con un’esempio di imponente signorilità. Il Neues Schloss sembra una piccola Versailles. Considerate che il committente del castello, il Duca Carlo Eugenio del Württemberg, teneva molto a rendere Stoccarda una città unica, all’altezza del suo rango. E quale città sembrava più appropriata da emulare se non Parigi? Castello di nobili, di regnanti e luogo natìo, come per l’ex presidente della Repubblica Federale Tedesca Richard von Weizsäcker che vi nacque nel 1920. Quando si dice il destino! Oggi nell’edificio hanno sede i ministeri della Finanza e dell’Istruzione. Il Castello Nuovo fu edificato in prossimità del Castello Vecchio, proprio al centro di Stoccarda, di fronte a piazza Schlossplatz. I suoi lavori di costruzione iniziarono nel 1746; al Corps de logis, denominato Hauptbau, il cuore della costruzione, e all’ala del giardino, ultimati nel 1751, vennero aggiunte due strutture laterali a formare un ferro di cavallo. Al Neues Schloss fu in seguito integrata l’ala della città, nel 1756, e furono aggiunti una cupola e decorazioni in stile Rococò,  sia sull’ala verso il giardino, sia sul suo corpo centrale.

martedì 11 marzo 2014

Königsbau

All'estremità nord-occidentale di Königstrasse, sulla piazza Schlossplatz, si erge il Königsbau, un edificio in stile neoclassico a colonnato (ben 135 metri) eretto tra il 1856 e il 1860 dagli architetti Christian Fredrich von Leins e Johann Michael Knapp su commissione del re Guglielmo I. Nelle sue sale si svolgono numerosi concerti e balli. Ricostruito negli anni 1958-59 per i numerosi danni arrecatigli durante la Seconda Guerra Mondiale, il Königsbauospita numerosi negozi e caffè. Dal 1991 al 2006 è stata la sede della Borsa di Stoccarda.
Dietro l'imponente costruzione, su una superficie di 8600 mq, troviamo il centro commercialeKönigsbaupassagen incantevole per la sua volta di vetro che si collega direttamente al Königsbau. Dalla sua apertura nell'Aprile del 2006 racchiude in cinque livelli di superficie un grande numero di negozi di mobili, arredamento, design, gastronomia e tanto altro ancora. Sotto la struttura, due piani di parcheggio sotterraneo offrono 420 posti auto.
Un progetto notevole che a suo tempo costò ben 180 milioni di euro.

MARKTHALLE - Mercato coperto

Centro della gastronomia di Stoccarda, si può trovare di tutto al Markthalle. Un mercato coperto in perfetto stile Art Noveau, ideato e costruito tra il 1912 e il 1914. Da allora è rimasto enorme, incredibilmente vivace, con tanti banchetti variopinti, bello e radicato alle vecchie tradizioni culinarie tedesche. Si trova in una piccola stradina nei pressi della Cattedrale. Non sapete quante specialità vi attendono I prodotti tedeschi e non solo, le verdure e la frutta fresca, autoctone, o provenienti dalla Grecia (pesche), ma anche dalla Spagna (pomodori di Lanzarote)… Nella struttura, potete osservare anche degli affreschi diGref e Habich. Non c'è luogo migliore per gustare qualche sapore della tradizione sveva, lasciarsi inebriare dall'aroma delle spezie o curiosare nei reparti del sempre fornitissimo grande magazzino Merz&Benzing.

HAUPTBAHNOF

Era il 26 settembre 1846 quando il primo treno proveniente da Canstatt giunse alla Stuttgart Hauptbahnhof. Esempio del nuovo realismo, la stazione centrale di Stoccarda è ritenuta una delle più riuscite di tutta Europa. Fu costruita dagli architetti Paul Bonatz eFriedrich Scholer tra il 1914 e il 1927, quando, nel 1910, vinsero il bando di concorso promosso dalle Reali Ferrovie dello Stato del Württemberg, (Königlich Württembergischen Staats-Eisenbahnen o K.W.St.E.). Nel 1933 la stazione fu totalmente elettrificata.
Di notevole interesse è la torre alta 56 metri, sulla cui sommità troviamo una stella rotante della Mercedes e l’orologio con un quadrante di ben 5,5 metri.
Con i suoi 16 binari la stazione di testa è il fulcro del sistema dei trasporti pubblici. Ogni giorno vi transitano circa 1200 treni per un totale di 200.000 passeggeri circa.

Da notare sono le lastre di calcare conchilifero che ne ricoprono la facciata.
Nella torre della stazione si trova il TurmForum Stuttgart 21 dove, su tre piani, è possibile visitare la mostra sul progetto di urbanizzazione “Stuttgart 21″ appoggiato anche da un sistema multimediale che ne espone i vari aspetti.
Sotto l’edificio troviamo il Klett-Passage, un famoso e frequentato centro commerciale tappa tipica e veloce per i pendolari che vogliono comprarsi un souvenir prima di partire. L’orario di chiusura alle 21,00 è davvero molto comodo per chi volesse fare qualche acquisto anche in serata.

sabato 8 marzo 2014

KARLPLATZ

Piazza storica del centro di StoccardaKarlsplatz è delimitata a nord dall’Altes Schloss (Castello Vecchio) e a est dalla facciata ovest del Neues Schloss (Castello Nuovo). L’atrio è delimitato da suggestive linee di castagni e al centro si erge la statua dedicata all’imperatore Guglielmo I.
Nel lontano 1393 Karlsplatz era un’area verde privata della Contessa Antonia Visconti, munita successivamente (1556) di una casetta da giardino. A partire dal 1778, con lo spostamento della residenza reale da Stoccarda a LudwigsburgCarlo Eugenio iniziò un lavoro per trasformare il sito in un luogo pubblico, che prese il nome attuale diKarlsplatz nel 1793 dopo la morte del Duca.

Al posto dell’attuale statua sorgeva un obelisco di 10 metri soprannominato la Piramide che fu demolito per i numerosi danni arrecatigli e sostituito da una fontana con giochi d’acqua.
Il monumento equestre in onore dell’imperatore fu eretto nel 1898 su progetto dei professoriWilhelm von Rümann e Friedrich Ritter von Thiersch. Il primo scolpì la statua mentre il secondo, che era un famoso architetto, realizzò il piedistallo con tre rampe di scale.
Oltre ai due leoni che decorano la parte frontale del Reiterstandbild Kaiser Wilhelm I, troviamo, negli obelischi situati posteriormente, un’eco della cultura egizia.



Weissenhofsiedlung 

La Weissenhofsiedlung di Stoccarda è un ulteriore esempio di innovazione architettonica che la città ha offerto al mondo intero. E’ un quartiere, che noi chiameremmo, popolare, progettato e costruito sotto la sovrintendenza artistica dell’architetto berlinese Ludwig Mies van der Rohe, insieme a molti altri famosi esponenti delle avanguardie architettoniche europee. Il loro obiettivo era quello di realizzare “abitazioni” per le famiglie più povere, per le quali vi era un’urgente carenza di alloggi a Stoccarda. E fu così che 16 fra i migliori architetti di 5 diverse nazioni d’Europa, resero reale il quartiere Weißenhof. Un geniale esempio di architettura, funzionalità e, soprattutto, di civiltà. Ancora oggi è ritenuto uno dei più importanti simboli dell’architettura contemporanea. Non solo: la Weissenhofsiedlung, edificata nel 1927,quasi un secolo fa, è ritenuta ancora come un modello indiscutibile dell’architettura futura.
SCHILLERPLATZ

Posizionata a sud-ovest rispetto alla piazza principale SchlossplatzSchillerplatz prende il nome dal filosofo, storico, poeta e drammaturgo Friedrich Schiller.
Giunti sotto la statua dedicata all'autore potrete vedere i seguenti edifici: la Cattedrale di Stoccarda o Stiftskirche, il Fruchtkasten (al suo interno un Museo di Stato con una collezione di strumenti musicali), il Palazzo del Principeche ospita il Ministero della Giustizia e il Castello Vecchio (Altess Schloss).
Due volte alla settimana Schillerplatz ospita un mercato tipico oltre all'imperdibile evento dei Mercatini di Natale. Sotto il selciato della piazza è inoltre presente un parcheggio sotterraneo realizzato negli anni 70.

La Schillerplatz circa mille anni fa, in linea con la storia della città, era utilizzata per l'allevamento dei cavalli. Nel corso dei secoli furono poi costruiti gli edifici che vediamo tutt'oggi.
Nel 1594 il Duca Friedrich I chiese al capomastro Heinrich Schickhardt di trasformareSchillerplatz in una piazza di stampo rinascimentale. Questo comportò la demolizione delle strutture abitative presenti a quel tempo. Da allora le dimensioni della piazza sono rimaste sempre le stesse.

giovedì 6 marzo 2014

STIFTSKIRCHE-Collegiate Church

Chiesa del XV secolo costruita in stile gotico da Hänslich e Jörg Aberlin. Considerata il simbolo tradizionale di Stoccarda, è la principale chiesa protestante della città. Nonostante i danni subiti durante la guerra, nel 1945, conserva tutt'oggi l'originale galleria in pietra dei duchi di Württemberg, che a sua volta fu costruita tra il 1576 e il 1584 da Simon Sclör. All'interno si trovano diversi pezzi di arredamento gotico.

Il Castello Schloss Solitude

A ovest di Stoccarda, su un altopiano circondato dal rilassante verde dei boschi, tra le città di Leonberg,Gerlingen e Stoccarda, svetta lo Schloss Solitude, ex residenza di caccia del Duca Carlo Eugenio diWurttemberg, che ricorda per somiglianza lo Schloss Sanssouci di Potsdam .
"Bei den fünf Eichen" come era solito affermare il Duca ovvero “lontano dal trambusto e dalle delusioni del mondo". Niente di meglio che un rifugio isolato dove poter godere della tanto bramata tranquillità.

Alla vivacità tipica del rococò della struttura esterna si contrappone lo stile classico degli interni donando così allo Schloss Solitude un bifrontismo molto interessante. Il Castello fu costruito tra il 1765 e il 1774 sotto la sovrintendenza di Philippe de la Guêpière con il contributo di altri maestri artigiani. La funzione principale dell'edificio era di mera rappresentanza mentre per le sale d'abitazione, di ricevimento, da pranzo e della servitù venne realizzata nella parte posteriore una fila di Kavaliersbauten (alloggi dei cavalieri) a formare un arco. Una strada di circa 13 km, dal panorama affascinante, collega il Castello alla residenza di Ludwigsburg. Tra le stanze delloSchloss Solitude camminava niente meno che  Johann Kaspar Schiller, padre del famosissimo poeta, in veste di intendente.

Dal 1770 divenne sede di una scuola superiore fondata dal Duca ma, a causa dei numerosi costi per la manutenzione dell'edificio, venne chiusa subito dopo la morte di Carlo Eugenio.
La restaurazione del Castello avvenne tra il 1972 e il 1983 ad opera della Repubblica Federale di Germania.