Giovani italiani in fuga a Berlino alla ricerca di lavoro
Si allarga l'esodo di emigrati italiani verso la Germania, che si portano al terzo posto dopo i polacchi ed i rumeni, determinando un vero e proprio boom di flussi migratori nel 2013 verso l'economia più florida dell'Area Euro.
Qualche giorno fa, il settimanale tedesco Welt am Sonntag ha reso pubblico un rapporto di una sezione dell'Agenzia del Lavoro, da cui è emerso un exploit del 10% delle immigrazioni in Germania nel 2013. Guardando più a fondo i dati, emerge che la maggioranza sono di nazionalità polacca e rumena, che occupano i primi due posti sul podio, inseguiti dai giovani italiani, che si collocano al terzo posto, davanti ad ungheresi e spagnoli. Un flusso che ha a che fare con una recessione senza fine e con le opportunità quasi nulle del mercato del lavoro tricolore. L'esodo verso la Germania, in realtà, non è nuovo, ma in passato era appannaggio delle fasce più basse di istruzione e del Mezzogiorno. Oggigiorno, invece, la tendenza è più diffusa, tanto che la comunità italiana in terra germanica è la seconda più grande con circa mezzo milione di presenze, dopo quella turca che vanta 1,6 milioni di residenti. Il fenomeno dell'immigrazione per ragioni di lavoro sta diventando così imponente da aver creato qualche nervosismo in seno alla politica ed all'opinione pubblica, soprattutto nei confronti di quelle nazionalità, come la rumena, che motivano la scelta con la volontà di tratte beneficio dal vasto sistema sociale garantito da Berlino.